Dal 1982, il nostro impegno rivolto alle persone con difficoltà uditive.
Per far vivere loro, al meglio possibile, la vita che vorrebbero con l'udito che hanno.
Benvenuti nella home page di
www.uditovivo.com, sito ufficiale di
Audiomedical Pistoia.
Il progetto è quello di cercare di fare
bene il nostro lavoro promuovendo l'attività commerciale e professionale
dell'Azienda e di far conoscere più a fondo aspetti spesso trascurati
della comunicazione. La comunicazione è un aspetto fondamentale della
vita e ne caratterizza il dinamismo. Grazie alla comunicazione, l'essere
umano riesce a veicolare l'energia dell'informazione e a sentirsi parte
di un tutto di cui tutti facciamo parte. La comunicazione si stabilisce
attraverso gli organi di senso ed il cervello: un suono, un odore, un
contatto, un' immagine, un sapore, provocano un'informazione che,
percepita individualmente, può diventare piacere, disgusto, armonia,
disordine...
... noi ci occupiamo di udito.
L'attività professionale del Tecnico Audioprotesista, avendo come
finalità il benessere psico-fisico dell'ipoacusico e quindi la sua
qualità di vita nella relazione con se stesso e con gli altri, si presta
ad essere percepita in funzione dell'importanza che si attribuisce ai
rapporti umani e alla vita di comunità. Il gap percettivo, in una
società prettamente consumistica ed individualista, è molto ampio: Si
può pensare con la stessa facilità al Tecnico Audioprotesista come ad un
professionista che, quasi miracolosamente, riesce a risolvere un
problema uditivo come ad un commerciante che cerca di vendere il maggior
numero di apparecchi acustici possibile.
Per definire meglio il ruolo, le competenze e le conseguenti
responsabilità del Tecnico Audioprotesista, può essere utile descrivere
le caratteristiche del problema con cui questo operatore quotidianamente
si confronta.
Contrariamente a ciò che spesso viene percepito nell'immaginario
collettivo (la sordità intesa come una diminuzione della capacità di
percepire l'intensità dei suoni e come un problema che si può risolvere
acquistando un apparecchio acustico che amplifichi i valori di ingresso
dei suoni stessi), l'ipoacusia che più frequentemente viene trattata con
l'ausilio di protesi acustiche, è di tipo neurosensoriale. Questo tipo
di perdita uditiva, oltre a manifestarsi con una minore capacità di
percepire l'intensità dei suoni, si manifesta con una riduzione della
risoluzione in frequenza (minore capacità di distinguere due suoni
diversi simultaneamente) una minore risoluzione temporale (difficoltà a
distinguere due suoni diversi in rapida successione) una ridotta gamma
dinamica ( impossibilità di percepire "gradualmente" le differenze di
intensità dei suoni in ingresso) una compromissione dell'udito binaurale
( impossibilità di percepire dettagli acustici importanti per il
bilanciamento, la localizzazione e la percezione delle parole nel
rumore).
Questi aspetti del problema uditivo non possono essere disgiunti dalla
persona, la quale, nell'attivarsi per cercare di comunicare meglio, fa
ricorso a processi mentali (l'attenzione, la motivazione,la
concentrazione, la memoria uditiva ...) che vengono definiti facilitatori.
Il Tecnico Audioprotesista, legittimato all'esercizio della professione
esclusivamente dal rispetto del benessere psico-fisico della persona
debole di udito sulla base delle conoscenze e delle esperienze acquisite
continuamente aggiornate, è tenuto a confrontarsi con l'utente-paziente nel pieno rispetto della legislazione che tutela i diritti
dell'assistito e ad indagare le diverse dimensioni del problema con cura
ed attenzione per poter assumersi la responsabilità in scienza e
coscienza di proporre un percorso di riabilitazione acustica di cui il
bene che viene venduto (la protesi) è solo uno strumento.
Fondamentale, ma uno strumento.
Per farlo, è buona norma ricevere l'utente in un ambiente confortevole,
dove la persona che chiede di essere assistita possa essere accolta con
una sana e rispettosa cordialità, con comportamenti assolutamente
rispettosi della sua privacy. Consapevole delle conseguenze (talvolta
devastanti) che l'ipoacusia può avere sulla persona debole di udito in
termini di percezione (di sé, degli altri e del mondo esterno), il
Tecnico Audioprotesista si accerta di poter procedere ad una anamnesi per
ciò che riguarda la sua professione e verifica che il paziente sia in
possesso di prescrizione medica (in caso contrario la sollecita). Dopo
aver indagato la storia uditiva dell'utente,lo stile di vita, le
aspettative e le sue caratteristiche personali in relazione al problema
(percezioni, atteggiamenti,comportamenti), si può procedere a descrivere
la perdita uditiva da un punto di vista fisico per evocare i dati
necessari ad individuare una proposta protesica ed un percorso di
riabilitazione uditiva che tenga conto delle esigenze specifiche sul
piano tecnico, economico, estetico, funzionale, operativo. Si può parlare
di successo protesico quando si riesce a migliorare più possibile la
qualità della vita dell'audioleso, assumendosi la responsabilità di
questi importanti fattori personali. Per eseguire un esame dal quale
estrarre dati attendibili, sono necessarie una serie di indagini
strumentali che debbono essere eseguite in ambienti dedicati (cabina
silente e locale debitamente insonorizzato per le prove in campo
libero).Alcuni di questi esami è importante che siano ripetuti nel tempo
per monitorare i vantaggi relativi all'adattamento biologico.
Dott.Gilberto Ballerini
Tecnico Audioprotesista
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